martedì 29 marzo 2011

Dedichiamo una targa a Luisa Ferida ?


Non esistono anime più in pena di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida: ogni tanto qualcuno ne rievoca la storia, e giù una tempesta di polemiche che, più che di seria indagine, hanno sapore di morbosa curiosità ... Storia macabra, certo drammatica, vissuta incoscientemente in un periodo che di cosciente aveva ben poco (oooopss, avvertite anche voi un certo profumo d'attualità ??!! nooooo !!) : attori di grido nel cinema di regime, promisqui e cocainomani, fascisti dell'ultima ora, fucilati con l'accusa d'essere nientemeno che torturatori di partigiani, le loro verità rimarranno per sempre sepolte con ciò che resta di quelle giornate d'aprile ... Anni fa mi capitò tra le mani un volumetto di tale Romano Bracalini, che per primo rievocò fasti e nefasti della coppia; ma ebbi il sospetto che l'autore (ex partigiano caduto per sua sventura nelle mani della Gestapo) fosse un pò di parte ... Più recentemente ho avuto il coraggio di seguire in tv due puntate che Marco Tullio Giordana trasse da un libro di Italo Moscati, con Monica Bellucci, da fucilare come la Ferida, e Luca Zingaretti lievemente guitteggiante ... Ora, il consiglio di zona 8 di Milano, in maggioranza PDL, vorrebbe intitolare una targa all'attrice (sistemandola presumo nei pressi di via Poliziano dove fu uccisa); data la sua dubbia fama, l'opposizione contesta tale possibilità ... "La Stampa" del 20 marzo 2011 dedica al caso un'intera pagina, riportando le considerazioni di Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centro-sinistra, del sindaco in carica Letizia Moratti, oltre alle proteste dell'Associazione Nazionale Partigiani ... Le proteste possono essere legittime, seppure vagamente remote; personalmente avrei passato sotto silenzio la proposta: ben altre, e ben più importanti oggi, sono le questioni da risolvere (e a cui dedicare pagine sui quotidiani !!) ... Quanto a Luisa Ferida, me la ricordo bellissima nel ruolo della selvaggia Tundra nella "Corona di Ferro" di Blasetti, colossal medieval-fascista; non so se sia in commercio il dvd, vi consiglierei di guardarlo come guardereste una mostra sul decò, io ve ne dò questa bella immagine, e così voglio ricordarla ... (Nell'immagine, Luisa Ferida nel film "Fedora" di Camillo Mastrocinque, 1940)

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