martedì 8 maggio 2012


Ciao, quanto tempo !! come vi và ? ma che ve lo chiedo a fare, manco uno che risponde ! ... vabbè, siccome son generoso vi regalo lo stesso una delle più belle poesie francesi del novecento; e se andate su youtube trovate la versione cantata dal mitico Robert Bressens ...

 Louis Aragon
Niente per l'uomo è mai definitivo Non la sua forza
non la debolezza né il suo cuore E quando crede
di aprire le braccia la sua ombra è una croce
e quando vuole stringere la sua felicità la sbriciola
uno strano doloroso divorzio è la sua vita
Non esistono amori felici

La sua vita è come quei soldati disarmati
per altro scopo un tempo equipaggiati
a cosa può servire il loro alzarsi di buon ora
per ritrovarsi a sera disoccupati incerti
dite queste parole La mia vita E trattenete il pianto
Non esistono amori felici

Mio bell'amore amore caro mio strazio
ti porto in me come un uccello ferito
e quelli senza saperlo ci guardano passare
ripetendo dietro di me le parole che ho intrecciato
e che per i tuoi grandi occhi subito morirono
Non esistono amori felici

E' troppo tardi ormai per imparare a vivere
piangano insieme nella notte i nostri cuori
quanta infelicità per la più piccola canzone
quanti rimorsi per scontare un fremito
quanti singhiozzi per un'aria di chitarra
Non esistono amori felici

Non c'è amore che non dia dolore
non c'è amore che non ferisca
non c'è amore che non lasci il segno
e non meno l'amore di patria che l'amore per te
non c'è amore che non viva di pianto
Non esistono amori felici
ma per noi due c'è il nostro amore 

domenica 11 settembre 2011

Rientro: Maurice Sendak



Ciauuuu !! Quanto tempo eh ? Ma che volete, se il demonietto dorme non c'è verso di svegliarlo ... Stavolta però, il pretesto per ignorarlo è un delizioso album che mio padre ha trovato su un mercatino al mirabolante prezzo di euro 1,00 !! e che mi ha regalato (comperarsi i libri è un piacere, riceverli in regalo è anche meglio !)
Il titolo italiano è "Luca, la luna e il latte" (nell'immagine, la copertina dell'edizione originale americana); l'autore, nonché illustratore, fu uno dei più geniali che l'America abbia prodotto: Maurice Sendak. In Italia come al solito, la maggior parte dei suoi libri è sconosciuta, si trova solo "Nel paese dei mostri selvaggi" edizioni Babalibri (da cui fu tratto qualche anno fa un risibile film), e "Storie di Orsacchiotto", illustrazioni per il testo di Else Holmelund Minarik, edizioni Bur, di più difficile reperibilità ... Eppure quest'uomo, bello e affascinante oltre che geniale, ha prodotto una quantità di disegni che possono a buon diritto definirsi opere d'arte, e il suo stile era quello tipico americano: il Realismo fantastico, mutuato attraverso l'opera di altri meravigliosi americani come Norman Rockwell o Maxfield Parrish ... Parlando del suo film "La Bella e la Bestia", Jean Cocteau afferma che il fantastico, il meraviglioso, non hanno bisogno d'effetti speciali per esser concepiti e visualizzati, ma d'un realismo ancor più accenturato seppure inverosimile; chi di voi avrà la fortuna di procurarsi questo album, capirà al volo cosa significa, e avrà inoltre la possibilità di godere (la Emme Edizioni utilizzava buona carta e buoni fotoliti), della maestria tecnica, pittorica e coloristica, d'un maestro del libro per ragazzi.

giovedì 2 giugno 2011

Vladimir Lebedev
















Proseguiamo un pò coi figurinai ? ... Uhmm, penso che l'ordine alfabetico andrà un pò a farsi benedire ... Ho acquistato un bellissimo cartonato dalle "Edition MeMo" che raccoglie le anastatiche di quattro albums per bambini editi in Russia negli anni '20 ad opera di Samuel Marshak, scrittore e poeta, e Vladimir Lebedev, pittore e illustratore (gli originali, in litografia, sono ormai quasi impossibili da trovare ... e da pagare !!).
Fu una svolta nel campo dell'editoria per l'infanzia, tarpata purtroppo dall'appiattimento stalinista: i testi in rima, sono ricchi di assonanze verbali per facilitarne la comprensione, la grafica riprende le linee semplici dell'illustrazione popolare filtrate attraverso l'avanguardia, allora ancora viva; forme elementari, quadrato, cerchio, ellisse, stesure a tinte piatte, con audaci accostamenti cromatici ottenuti mediante la tecnica raffinata del pochoir ... Incredibile come negli stessi anni in Italia, si stesse tentando qualcosa di simile: guardando certe tavole di Angoletta o Pompei i raffronti sono molteplici (e comune, purtroppo, fu anche il loro destino). Ma in Russia, ciò faceva parte d'un contesto più ampio, che toccava ogni aspetto della cultura: così, l'uomo-palla che divora gelati della filastrocca di Marshak, è reso da Lebedev simile ai pupazzetti delle riviste satiriche o dei giornali murali, e il suo abbigliamento ricorda un costume per il teatro futurista o costruttivista. E', come cita giustamente l'introduzione d'un fondamentale libro di Angelo Maria Ripellino, Il trucco e l'anima: "Una prodigiosa civiltà distrutta e ormai leggendaria" ... ... che cominciamo a conoscere, in Europa, dopo quasi un secolo ! ...
(Fnac francese, in Italia non si trova, il titolo completo è "Quand la poesie jonglait avec l'image, quatre livres de Samuel Marchak et Vladimir Lebedev", euro 39; nelle immagini: illustrazione di Lebedev per "Il gelato", pupazzetti per un giornale murale della ROSTA, bozzetto di costume di Tatiana Bruni per "Il bullone" di Shostakovich)

martedì 24 maggio 2011

Angoletta




Dopo Luzzati, probabilmente uno dei maggiori illustratori contemporanei, malgrado la scomparsa, dedichiamo qualche riga ad altri "figurinai" di cui gli anni, la guerra e il fotoshop hanno sbiadito il ricordo. Chi come me è un appassionato di libri illustrati, sa quant'è gratificante imbattersi in un volume figurato di Bernardini o Pompei ... Torino offre qualche chicca in proposito: qui si trova una delle librerie più qualificate nel genere: Little Nemo; abbiamo il Museo della Scuola e la Fondazione Colonnetti, qui vive e lavora uno degli studiosi più eminenti in questo campo: Santo Alligo.
Se vogliamo dare un ordine alfabetico, il primo nome illustre è quello di Bruno Angoletta: nato a Belluno nel 1889, scomparso a Milano nel 1954, il suo nome è legato al personaggio di Marmittone, creato insieme a numerosi altri per il Corriere dei Piccoli, ed il cui caratteristico berretto ha coniato un neologismo. Ma Angoletta è stato soprattutto un geniale figurinaio, la cui fantasia, come quella degli artisti a lui contemporanei, fu purtroppo tarpata dal fascismo: eminentemente decò nelle prime prove editoriali a cavallo fra le due guerre, il suo segno si fà via via più geometrico e arrotondato, conservando tratti avanguardistici sino ad un parziale appiattimento imposto dall'estetica di regime. Collaboratore di numerose riviste, la sua prova più alta in questo campo è una piccolo giornale per bambini: "Giro giro tondo" realizzato negli anni '20 in collaborazione con Antonio Beltramelli, i cui superstiti fascicoli vengono oggi battuti sul mercato del libro d'antiquariato a prezzi esorbitanti; altrettanto rari i volumi di racconti e novelle da lui illustrati, soprattutto quelli più antichi, di cui fanno parte alcuni titoli della famosa "Bibliotechina della Lampada" realizzata da Mondadori, fenomeno unico nel suo genere che si spera un giorno veder riproposta, almeno in parte.
Per chi volesse saperne di più, è ancora in commercio il prezioso volume edito da Little Nemo: "Dalla A alla Ang, Bruno Angoletta professione illustratore", catalogo d'una mostra tenutasi alla Braidense di Milano nel 2001, di cui dà notizia il sito della Fondazione Mondadori, l'edizione economica costa sui 40 euro.

martedì 17 maggio 2011

In Extempore

Sento:
La sensazione è quella di camminare su una corda,
e non poter cadere.
... ... Signora mia ! pensavo fosse un bisonte, invece era una cassa di foulards ! ... ... ...

Leggo:
Albert Camus: Noces, suivi de l'été
Ritrovo la sua dolcezza virile in questi primi saggi, scritti e pubblicati in Algeria negli anni '30: profumo inebriante d'assenzio mischiato all'esuberanza della bouganvillée, le pareti bianche e rosa di città sfrante dal sole, come ossàri dimenticati tra le colline ... Chi volesse leggerselo in francese: fnac, libri in lingua, euro 6,80.

Ricevo:
Pizzino dalla Eleonora, a Torino in giugno: mi chiede d'intermediare col proprietario del vecchio appartamento in San Francesco da Paola; porterà Odette, Signora dalle Camelie, Locandiera, e una versione, dice, "spogliata" della Francesca da Rimini ...
S'è arrabbiata perché mi sono permesso, nella mia ultima lettera, di tracciare un parallelo tra il faraonismo di Teodora, Cleopatra e Francesca: quell'ignobile Sardou (parole sue) esclude qualsiasi paragone con l'opera del Santo, quanto a D'Annunzio "è al di sopra di ogni discussione" ! ...
Libera d'esprimersi; per quanto mi riguarda, Teodora a parte, lo Shakespeare di Boito mi convince pochissimo, e di D'Annunzio non riesco ancora a leggere due righe senza ridere ... M'ha risposto con una lettera di "fuoco" (è proprio il caso di dirlo) mandandomi graziosamente a quel paese, bah ...
Quando sarà qui le presterò Camus, così ridiverremo amanti, come dice scherzosamente lei ...

martedì 10 maggio 2011

Intervallo

C'è qualcuno tra voi abbastanza vecchio per ricordare i gloriosi "Intervalli" televisivi di trent'anni fà ? Quelle cartoline da tutt'Italia con sfondo musicale d'arpe stranamente ipnotico ? Ecco, propongo un'Intervallo ! ... In realtà non ho granché d'interessante da postare questa settimana, a parte il fatto che le mie vacanze sono "in forse", con mia enorme gioia, che convivo come posso con questi sbalzi di temperatura, e che sto seriamente meditando di ritirarmi in qualche eremitaggio a discutere coi camosci, causa una sempre più rilevante incomprensione coi miei cosidetti simili ... ... ecchedduecoglioni direte voi, avete ragione, che volete che vi dica ...
La Eleonora è un pò che non mi scrive, ma impegnata com'è fra prove (che lei non ama punto), tournées (che la stressano sempre più), e quel matto di D'Annunzio, penso sia un miracolo che riesca ancora a respirare ...
Sto leggendo alcuni libri interessanti acquistati su ebay o sulle bancarelle, magari poi ne cito qualcuno, in caso vi serva qualche améno spunto ...
Un mio collega mi faceva notare l'altro giorno, un articolo sulla prima casa editrice in italia di libri dedicati alle famiglie omogenitoriali, devo ancora documentarmi poi ne parliamo ... sempre che a qualcuno interessi ovviamente ... dice, ma non c'era l'Intervallo ?? ah si, giusto, allora: "Intervallo" ... ... plin plin e piri-plin (queste son le arpe) ...

martedì 3 maggio 2011

Charlie

Cerco uno spunto per il post di questa settimana, la cronaca me lo fornisce ipso-facto: cronaca nera ? cronaca rosa ? io direi cronaca comica !
Marito e moglie vanno a cena da un amico, portandosi dietro Charlie, il cane. Nel bel mezzo della cena, Charlie si presenta con un paio di mutande tra i denti, trafugate dalla camera da letto del padrone di casa; piccolo particolare: le mutande appartengono al marito della signora, che scopre così la relazione tra i due uomini e trascina il consorte in tribunale. Lì, non lotta per cospicui alimenti, per l'onore offeso, per la femminilità vilipesa ... lotta per la custodia di Charlie, evidentemente per lei più importante dell'indeciso marito, e del quale si occupa l'Aidaa (tribunale per gli animali).
Una scena simile (seppur con assenza di cani e ruoli invertiti, ooops, scusate il gioco di parole) appare nel bel film uscito di recente "I ragazzi stanno bene", protagoniste Annette Bening e la fulva Juliette Lewis, nei panni di due lesbiche alle prese con la crisi del settimo anno e coi problemi della maternità. Juliette Lewis ha l'abitudine di intasare docce e lavandini con le proprie chiome, e saranno quelle chiome che Annette Bening scoprirà sui cuscini di quel bonazzo di Mark Ruffalo, padre biologico dei ragazzi, che le ha invitate per una cena di riscoperta e riconciliazione.
Anche se, come diceva un mio collega, la cosa sà un pò troppo di burla giornalistica, è proprio il caso di dire, o di ripetere: non si conosce mai a fondo chi si ha accanto, nemmeno il proprio cane !!