
Dopo Luzzati, probabilmente uno dei maggiori illustratori contemporanei, malgrado la scomparsa, dedichiamo qualche riga ad altri "figurinai" di cui gli anni, la guerra e il fotoshop hanno sbiadito il ricordo. Chi come me è un appassionato di libri illustrati, sa quant'è gratificante imbattersi in un volume figurato di Bernardini o Pompei ... Torino offre qualche chicca in proposito: qui si trova una delle librerie più qualificate nel genere: Little Nemo; abbiamo il Museo della Scuola e la Fondazione Colonnetti, qui vive e lavora uno degli studiosi più eminenti in questo campo: Santo Alligo.
Se vogliamo dare un ordine alfabetico, il primo nome illustre è quello di Bruno Angoletta: nato a Belluno nel 1889, scomparso a Milano nel 1954, il suo nome è legato al personaggio di Marmittone, creato insieme a numerosi altri per il Corriere dei Piccoli, ed il cui caratteristico berretto ha coniato un neologismo. Ma Angoletta è stato soprattutto un geniale figurinaio, la cui fantasia, come quella degli artisti a lui contemporanei, fu purtroppo tarpata dal fascismo: eminentemente decò nelle prime prove editoriali a cavallo fra le due guerre, il suo segno si fà via via più geometrico e arrotondato, conservando tratti avanguardistici sino ad un parziale appiattimento imposto dall'estetica di regime. Collaboratore di numerose riviste, la sua prova più alta in questo campo è una piccolo giornale per bambini: "Giro giro tondo" realizzato negli anni '20 in collaborazione con Antonio Beltramelli, i cui superstiti fascicoli vengono oggi battuti sul mercato del libro d'antiquariato a prezzi esorbitanti; altrettanto rari i volumi di racconti e novelle da lui illustrati, soprattutto quelli più antichi, di cui fanno parte alcuni titoli della famosa "Bibliotechina della Lampada" realizzata da Mondadori, fenomeno unico nel suo genere che si spera un giorno veder riproposta, almeno in parte.
Per chi volesse saperne di più, è ancora in commercio il prezioso volume edito da Little Nemo: "Dalla A alla Ang, Bruno Angoletta professione illustratore", catalogo d'una mostra tenutasi alla Braidense di Milano nel 2001, di cui dà notizia il sito della Fondazione Mondadori, l'edizione economica costa sui 40 euro.
Se vogliamo dare un ordine alfabetico, il primo nome illustre è quello di Bruno Angoletta: nato a Belluno nel 1889, scomparso a Milano nel 1954, il suo nome è legato al personaggio di Marmittone, creato insieme a numerosi altri per il Corriere dei Piccoli, ed il cui caratteristico berretto ha coniato un neologismo. Ma Angoletta è stato soprattutto un geniale figurinaio, la cui fantasia, come quella degli artisti a lui contemporanei, fu purtroppo tarpata dal fascismo: eminentemente decò nelle prime prove editoriali a cavallo fra le due guerre, il suo segno si fà via via più geometrico e arrotondato, conservando tratti avanguardistici sino ad un parziale appiattimento imposto dall'estetica di regime. Collaboratore di numerose riviste, la sua prova più alta in questo campo è una piccolo giornale per bambini: "Giro giro tondo" realizzato negli anni '20 in collaborazione con Antonio Beltramelli, i cui superstiti fascicoli vengono oggi battuti sul mercato del libro d'antiquariato a prezzi esorbitanti; altrettanto rari i volumi di racconti e novelle da lui illustrati, soprattutto quelli più antichi, di cui fanno parte alcuni titoli della famosa "Bibliotechina della Lampada" realizzata da Mondadori, fenomeno unico nel suo genere che si spera un giorno veder riproposta, almeno in parte.
Per chi volesse saperne di più, è ancora in commercio il prezioso volume edito da Little Nemo: "Dalla A alla Ang, Bruno Angoletta professione illustratore", catalogo d'una mostra tenutasi alla Braidense di Milano nel 2001, di cui dà notizia il sito della Fondazione Mondadori, l'edizione economica costa sui 40 euro.